Per i suoi compagni di scuola è un esempio da seguire. 19 anni, studia ragioneria, vive a Bari, quartiere Carrassi. Alle spalle già due derby contro il Lecce nel campionato Primavera; 17 goal all’attivo con i baby biancorossi. Questo l’identikit di Francesco Grandolfo, giovane promettente classe ’92 adesso in prima squadra. Domenica c’è stato il definitivo esordio tra le mura amiche del San Nicola proprio nella partitissima dell’anno, il derby: “Con la Primavera avevo già affrontato il Lecce segnando anche 2 goal; domenica ho realizzato un sogno”.
Lucidi dall’emozione gli occhi di fronte ai giornalisti, questa mattina, durante la conferenza stampa, tipici di un giovane dal talento nascosto ma che piano piano emergerà: “Sono contento dei complimenti di tutti circa la mia prestazione. Mi hanno paragonato a Floccari e questo non può che farmi piacere. Ringrazio il mister Maiellaro e tutti i calciatori della rosa del Bari, in particolare Gazzi, Masiello, Parisi, Belmonte, che mi hanno supportato”. Peccato, però, che a rovinare la festa della punta barese, ci sia stato questo disgraziato campionato con una delle più beffarde sconfitte casalinghe, quella con il Lecce: “Mi è dispiaciuto perdere il derby, ma ero comunque contento per il mio debutto in casa dopo aver disputato qualche minuto contro il Palermo”. Da un punto di vista tecnico, Grandolfo si definisce un attaccante centrale ma che, all’occorrenza, potrebbe spaziare su tutto il fronte d’attacco; il suo piede è il sinistro ma calcia anche di destro. Il sogno futuro? Rimanere a Bari. Come ultima chicca, invece, l’idolo da emulare: “Mi piace molto Gilardino. Il mio punto di forza è giocare con e per il gruppo”.
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