Sul prato verde dello stadio Dall'Ara di Bologna va di scena l'ultimo atto del campionato 2010-2011. Saluti per tutti, in primis quello del Bari dalla serie A dopo solo due anni: a questo, si aggiungono i possibili e molto prevedibili addii di diversi giocatori biancorossi oltre che del tecnico Bortolo Mutti, ufficializzato nella conferenza stampa di ieri. La partita, ovviamente, è una passerella per il Bologna che festeggia la meritata permanenza in A al termine di un campionato iniziato nel peggiore dei modi per i felsinei; per il Bari, invece, ultimi 90 minuti che scrivono la parola fine ad una stagione fallimentare sotto tanti punti di vista.
LA CRONACA:
Si vede per primo il Bari con Huseklepp dopo 6 minuti di gioco: il norvegese prende palla dal vertice sinistro dell'area di rigore, si accentra e prova a trovare l'angolo alto della porta difesa da Viviano, sbagliando di poco la mira.
È invece Siligrardi a scaldare i pugni di Gillet all'11 minuto: la conclusione è forte ma centrale, decisa la risposta dell'estremo difensore belga che allontana la minaccia. La partita trascorre tranquilla e senza nessun tatticismo esasperato, come prevedibile: ci prova Bentivoglio al 19' su assist di Huseklepp da posizione molto favorevole, ma la respinta di Viviano è efficace anche se non perfetta stilisticamente.
È il baby Grandolfo a sbloccare il risultato dopo 27 minuti di gioco: l'attaccante della Primavera, nato a Castellana Grotte, inizia l'azione scaricando il pallone su Huseklepp spostato sulla sinistra e ne riceve il passaggio di ritorno in mezzo all'area; il tocco di sinistro a pochi passi da Viviano è preciso e decreta il primo centro in serie A di Grandolfo alla sua prima apparizione da titolare.
Il Bologna non ci sta, nonostante l'incontro abbia poco da dire sul piano della classifica, e si butta in avanti alla ricerca del gol del pareggio: è Siligardi il più in forma dei padroni di casa, spaziando da un fronte all'altro alla ricerca della giocata personale o dell'appoggio su Di Vaio e Paponi. Uno scontro di gioco fra Ekdal e Belmonte costringe il biancorosso ad uscire anzitempo: al suo posto, Mutti manda in campo Galasso, mentre il pubblico di fede bolognese saluta con un lungo applauso un coro "Bari, Bari" levatosi dai 60 indomiti ultras biancorossi che non sono voluti mancare all'ultimo appuntamento stagionale nonostante la squadra sia già retrocessa da diverso tempo, per la serie "la fede non conosce sconfitta ne categoria".
A due minuti dalla fine è sempre Grandolfo a tentare il tiro dal limite dell'area, sempre con il suo piede migliore (sinistro): la conclusione è potente ma assolutamente imprecisa, terminando la sua corsa molto lontano dalla porta.
La ripresa vede l'ingresso in campo dell'ex Meggiorini fra le file del Bologna al posto di Paponi, inconcludente e mai in partita.
Ma è il Grandolfo day e lo si capisce già in avvio di secondo tempo: l'attaccante riceve il pallone al centro dell'area, stoppa di destro e conclude in un fazzoletto di sinistro, battendo Viviano con un diagonale velenoso.
Il Bologna cerca di sfruttare i calci piazzati ma Gillet è pronto all'uscita con i pugni per anticipare Cherubin piazzato al centro dell'area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ma è sempre Grandolfo a rendere oro tutto quello che tocca: Huseklepp fa impazzire Moras sull'out di sinistra, finta di rientrare e con un fendente basso taglia tutta l'area: sul secondo palo è piazzato ottimamente Grandolfo che con una conclusione sporca realizza la sua tripletta personale per un esordio da sogno.
Siligardi si conferma l'unico bolognese veramente in partita: l'esterno ci prova anche al 62', ma la sua conclusione è di poco alta sulla traversa sotto lo sguardo attento di Gillet.
Standing ovation al minuto 70: gli applausi degli spettatori del Dall'Ara sono tutti per lui, il man of the match, Francesco Grandolfo che lascia il posto a Strambelli e firma il suo bigliettino da visita con una partita esemplare.
Il Bari cala il poker al 77': l'azione parte con Bentivoglio, che apre sulla sinistra per Strambelli; il giovane barese pesca in area l'accorrente Huseklepp che trafigge per la quarta volta Viviano con un piattone che prende in controtempo il portiere.
La partita si chiude con un palo di Di Vaio che cerca il gol della bandiera per rendere meno amaro il risultato, ma Gillet è implacabile e ci mette lo zampino anche in questa conclusione.
Il campionato finisce con una vittoria così come era iniziato (Bari-Juventus 1-0): in mezzo, un percorso costellato di brutte figure e tanta amarezza per una stagione buttata via forse troppo frettolosamente, frutto di scelte societarie sbagliate, giocatori che hanno tirato troppo presto i remi in barca. C'è da rifondare tutto per non farsi trovare impreparati alla prossima stagione di serie B e le prestazioni di Grandolfo ed Huseklepp possono essere un suggerimento importante per la società e per una pronta risalita nel massimo campionato.
IL TABELLINO: Bologna-Bari 0-4 (0-1 primo tempo)
BOLOGNA: Viviano, Portanova, Cherubin, Morleo, Moras, Mudingayi, Della Rocca (56' Mutarelli), Ekdal, Siligardi (68' Gimenez), Di Vaio, Paponi (46' Meggorini).
A disposizione: Lupatelli, Esposito, Radovanovic, Rubin.
BARI: Gillet, Rinaldi, A. Masiello, Raggi (81' Codrea), Belmonte (38' Galasso), Donati, Kopunek, Gazzi, Bentivoglio, Grandolfo (70' Strambelli), Huseklepp.
A disposizione: Padelli, Rivas, Rossi, Alvarez
Arbitro: Cervellera di Taranto
Marcatori: 27' Grandolfo, 46' Grandolfo, 54' Grandolfo, 77' Huseklepp
Ammoniti: Rinaldi, Mudingayi.
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