Chi pensava fosse tutto finito dopo “Moggiopoli”, processo tra l’altro ancora in atto con sentenze definitive ancora da emettere, si sbagliava. Finito il campionato, è scoppiata un’altra inchiesta, forse ancora più pesante. Sedici persone, giocatori ancora in attività ed alcuni ex giocatori di serie A, dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia al termine di un’indagine condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Dall’operazione brillante degli uomini della Polizia di Stato, è emerso che gli imputati avrebbero condizionato l’esito di alcune partite di serie B ed altre di Lega Pro. La magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, nove agli arresti domiciliari e numerosi indagati.
COINVOLTO ANCHE BEPPE SIGNORI, EX NAZIONALE E DELLA LAZIO
I reati contestati sono associazione a delinquere ed estorsione, pedinamenti ed una fitta rete di scommettitori in tutta Italia che avrebbero puntato ingenti cifre su alcune gare di serie B e Lega Pro. E tra i sedici arrestati c'è Beppe Signori, l'ex capitano della Lazio ed attaccante della Nazionale; per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Ventotto gli indagati dell'inchiesta chiamata “Ultima Scommessa”, tra cui il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni: il suo nome risultava infatti come referente nelle intercettazioni sulle partite di B, ma il leader della squadra bergamasca ha prontamente smentito sul sito ufficiale della società il suo coinvolgimento alla vicenda (sotto inchiesta ci sono tre gare dell'Atalanta e una del Siena, neopromosse in A).
GLI EX DEL BARI, BELLAVISTA IN CARCERE
Un'ordinanza di custodia cautelare è arrivata anche all'ex centrocampista Mauro Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, che è stato trasferito presso la struttura carceraria di Cremona, nonostante il suo legale, l'avvocato Massimo Roberto Chiusolo del Foro barese, ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti contestati nei confronti del suo assistito, anche di fronte all’evidenza delle intercettazioni telefoniche raccolte dal Gip. Ma c’è di più: sono state pubblicati alcuni stralci di intercettazioni riguardanti la sua conversazione con uno scommettitore, tale Fabio Dedalo, a cui, dopo avergli fatto perdere una scommessa, provvedeva ad indicargli un’altra gara che getta un po’ di ombre sul Bari. Dalle intercettazioni però emerge soltanto questa frase: “Mo’ m’hanno chiamato quelli del Bari, però domenica non gioca la serie A”. La partita in questione si giocò il 3 aprile, ed il Bari vinse rocambolescamente con un gol del redivivo Alvarez (che ha disputato una stagione alquanto anonima) nei minuti finali di recupero; al termine di quella partita l’allenatore del Parma Paquale Marino, fu esonerato. Forse saranno soltanto coincidenze, anche perché le partite incriminate e le squadre che potrebbero rischiare penalizzazioni, sono ben altre. Resta, tuttavia, che quel giocatore semplice, con la faccia pulita, che vinse anche il Campionato di Viareggio con la Primavera biancorossa (guidata allora da Sciannimanico), ha capi di accusa molto pesanti. Infatti, sono le inconfutabili intercettazioni in cui ha usato toni molto forti, macchiandosi di istigazione a delinquere ed altro che spetterà al magistrato giudicare. Ecco il testo delle intercettazioni riguardanti la partita Benevento-Pisa, giocata il 21 marzo 2011, in cui viene preso di mira il portiere del Benevento, Paoloni, altro imputato dell’associazione a delinquere. Il capitano del Bari dice ad un suo amico, Bruni, esprimendosi molto violentemente su determinate posizioni da prendere: “Sì, questo non è da sparargli proprio d’ammazzarlo di botte...Eh... ammazzarlo sì... ammazzatelo voi portatecelo qui che l’ammazziamo... perché tanto se l’è gio....... io non ho giocato perché non avevo più soldi...Ammazzatelo voi... ma te... innanzitutto mo domani ha detto già non fa allenamento... ah... cioè... Mas... no allenamento non allenamento lui domani sera anche sul tardi deve essere a Bologna forse non è chiaro...”. Tra gli ex del Bari, ci sono stati altri arresti per il giocatore Vittorio Micolucci attualmente in forza all’Ascoli Calcio, e per il preparatore dei portieri del Bari, Nicola Santoni che concluse la sua esperienza da giocatore proprio con la maglia del Bari, giocando l’ultima partita nel campionato cadetto, Salernitana-Bari, in cui il Bari passò in vantaggio subendo la rimonta preannunciata dei campani.
L’epilogo è ancora tutto da scrivere, perché ci altre intercettazioni da verificare, da accertare il reale coinvolgimento degli indagati, e soprattutto provare le accuse dell’ennesimo episodio che lascerà uno strascico non indifferente al nostro calcio sempre più malato. La giustizia, sicuramente, farà il suo corso, valutando attentamente il verdetto finale del campionato cadetto e di quello della Lega Pro. Sono iniziate, intanto, le semifinali dei playoff della serie Bwin che ha visto gli scontri Reggina-Novara e Padova-Varese. Quest’ultima gara è stata tenuta in considerazione dai vertici del Bari Calcio per visionare il tecnico Sannino, anche se l’obiettivo primario resta monetizzare dalle cessioni dei big.
|