E se anche la bandiera, nonchè capitano della squadra, finisce sul mercato vuol dire proprio che la rifondazione sarà radicale. Una rifondazione non solo fondata su esigenze tecnico-tattiche ma anche, e soprattutto, su basi economiche. Le casse della società sono vuote, urge monetizzare le cessioni dei pezzi pregiati.
Huseklepp, Barreto e Masiello A. dovrebbero garantire i maggiori introiti ma si cercherà di ricavare il massimo anche da calciatori più in là con l'età e con ingaggi pesanti da sistemare come Almiron e Donati.
Discorso a parte merita Gillet. Idolatrato dai tifosi baresi e uno dei pochi a non esser stato coinvolto nelle pesanti contestazioni, dopo più di dieci anni potrebbe lasciare la capitale pugliese. Palermo in primis, ma anche Bologna e Catania, sono pronte ad assicurarsi le prestazioni del portiere belga. Non è da escludere anche un ritorno in patria. Del resto dopo aver riconquistato la propria nazionale, il gatto di Liegi non può permettersi una stagione, probabilmente senza ambizioni, in Bwin nell'anno che porterà agli europei di Polonia ed Ucraina.
Tutto, quindi, sembra far prospettare un doloroso divorzio. L'ennesimo triste finale di un'annata che ha infranto i sogni della tifoseria biancorossa.
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