185.000 abitanti, a 52 m. sul livello del mare, è capoluogo di provincia della Regione Emilia-Romagna.
UN PO' DI STORIA
Per gli storici Parma sarebbe stata una città etrusca. Successivamente Parma diventa una colonia romana e la fedeltà dimostrata nei confronti dell'impero valse alla città il titolo di Augusta Parmensis. Seguirono periodi di alternanza tra benessere e decadenza (dai saccheggi di Attila alla rinascita ad opera di Teodorico, dalle guerre gotiche al rifiorire con i Bizantini). Con i Longobardi Parma divenne per la prima volta un centro militare e amministrativo nonchè capitale di un ducato. Nel 1160 Federico Barbarossa (nella foto) sottomette i parmigiani obbligandoli a dichiarare fedeltà all'Impero ma l'autorità imperiale verrà sconfitta dalle città, tra cui Parma, riunite nella Lega Lombarda nella battaglia di Legnano del 1174. Nella contesa tra guelfi e ghibellini, Parma si schiera dapprima coi ghibellini, favorevoli all'Imperatore e successivamente con i guelfi. Segue un periodo di dominazione dei Visconti ai quali succederanno gli Sforza, i Farnese, i Borbone. La dinastia dei Borbone subisce un'interruzione quando Napoleone Bonaparte annette il ducato alla Francia. Con l'abdicazione di Napoleone viene ristabilito il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, affidandolo agli Asburgo che lo conservano fino alla morte della duchessa Maria Luigia d'Austria. Nello stesso anno i Borbone tornano a governare il ducato. Con l'Armistizio di Villafranca il Regno di Sardegna annesse il Ducato dopo un plebiscito celebrato nel 1860. Nel 1922 la città di Parma si distinse per aver combattuto le milizie fasciste comandate da Italo Balbo erigendo barricate in numerosi quartieri della città. Il 23 aprile 1945 inizia la ritirata delle truppe nazi-fasciste da Parma, il 24 aprile un gruppo di cittadini prende provvisoriamente in consegna il quotidiano locale La Gazzetta di Parma con lo scopo di cederlo al Comitato di Liberazione Nazionale e il 26 aprile, partigiani e truppe alleate fanno il loro ingresso in città. Per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale Parma è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione e insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Il resto è storia dei nostri giorni.
COSA VISITARE
Il Duomo (qui a sinistra), in stile romanico-padano, con il campanile in stile gotico. Al suo interno, nella cupola, si può ammirare l’Assunzione della Vergine, opera del Correggio.
Il Battistero, in stile romanico-gotico, al cui interno vi sono sculture dei mesi, delle stagioni e dei segni zodiacali.
La Galleria Nazionale, importantissimo museo che conserva opere di pittori di scuola parmense, emiliana, veneta, fiamminga ecc. oltre al Tiepolo, Piazzetta, Canaletto.
GASTRONOMIA
Da non perdere il “culatello”, il “prosciutto di Langhirano”, gli “gnocchi fritti”, i “crosetti” (dischi di pasta all’uovo pressati), i “cardi al forno”, la “trippa alla parmigiana” e, ovviamente, il “parmigiano reggiano”.
Vino consigliato: il Colli di Parma (nella versione bianco e rosso).
LO STADIO
Ennio Tardini era un ricco signore parmigiano amante dello sport. Ha lasciato in dono all’Amministrazione comunale l’ampio terreno sul quale è stato poi costruito lo stadio.
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