Finalmente si riparte. Messi alle spalle i veleni della passata stagione conclusasi con un’amara retrocessione, il Bari si è prima presentato ai suoi tifosi mettendo in mostra i nuovi arrivati e da domani sarà in Val Camonica. Rispetto al precedente ritiro scenderà dai 948 metri di Vipiteno (Bolzano), in Trentino Alto-Adige, ai 912 di Borno (Brescia), in Lombardia.
C’è molta curiosità attorno al nuovo allenatore e ai suoi schemi che hanno prodotto due promozioni consecutive, dalla Seconda Divisione alla B, alla guida del Gubbio. Un 4-3-3 che non ha bisogno di presentazioni: tanto dinamismo e soprattutto il controllo assoluto del gioco. Se i giocatori seguiranno le direttive del loro allenatore ci sarà da divertirsi.
La rosa, però, è da completare. Sono attualmente a disposizione 14 giocatori: i portieri Lamanna e Zlamal, i difensori Borghese, Ceppitelli, Claiton dos Santos e Masi, i centrocampisti Bellomo, Galano e Scarone, gli attaccanti Albadoro, Caputo, Forestieri, Grandolfo e Marotta.
A questi si aggiungono gli undici calciatori (Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Alvarez, Donati, Gazzi, Rivas, Castillo, Ghezzal, Huseklepp, Kutuzov e Langella) in attesa di sistemazione, anche se per Salvatore Masiello e Donati c’è l’interesse di Torrente a farli rimanere.
L’allenatore ha fatto subito capire che vorrebbe avere almeno un paio di giocatori per ruolo ma sa anche che la società, per muoversi sul mercato, deve prima vendere: compito non facile per Angelozzi che si ritrova a dover piazzare calciatori con contratti onerosi anche per società della massima serie.
Dando un’occhiata all’attuale rosa notiamo come, fino ad oggi, solo Francesco Grandolfo si è salvato dalla rivoluzione societaria. Per tre atleti è un ritorno a Bari dove avevano già giocato in prima squadra (Nicola Bellomo ha disputato 23 minuti in Bari-Modena del 16 maggio 2009, sostituendo De Vezze; Cristian Galano ha giocato 28 minuti in Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, sostituendo Guberti; più corposo il rapporto di Francesco Caputo con il Bari avendo al suo attivo già 40 presenze e 11 reti), Ceppitelli e Marotta sono cresciuti nel settore giovanile biancorosso mentre gli altri 8 sono alla loro prima esperienza barese.
Prima curiosità: in difesa colpisce la struttura fisica dei giocatori. Peso e soprattutto centimetri da veri e propri corazzieri: tutti oltre l’1,86, con Borghese che arriva a 1,95. Non ci sarà da soffrire sulle palle alte (con qualche chance in più in attacco), un po’ meno quando i biancorossi dovranno affrontare avversari brevilinei: sarebbe il caso, forse, che Angelozzi prenda le dovute precauzioni integrando la difesa con terzini marcatori più bassi e rapidi.
Ed ancora: la rivoluzione della rosa dei calciatori ha prodotto anche un ringiovanimento. Nello scorso campionato hanno calpestato il prato del San Nicola ben 34 calciatori con un’età media di 25,6 anni (il più giovane è stato Grandolfo con 18 anni, il più anziano Castillo con 34,8 anni). Quest’anno, finora, la media è di 22,6 anni con Grandolfo che è sempre il più giovane (19 anni) mentre il più “anziano” è l’ex varesino Claiton dos Santos con poco meno di 27 anni.
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