Bisoli lascia negli spogliatoi Pinardi ed Acquafresca e propone Lazzari e Nenè per questa seconda frazione mentre la curva nord ricorda con uno striscione la scomparsa di Peppino Cusmai (7-9-1980), storico capo-tifoso del Bari in bianco e nero. Il ritmo non cambia nella ripresa nonostante l'occasione di vedere tutte le squadre dall'alto, almeno fino all'inizio delle altre gare domenicali, è molto ghiotta per entrambe le compagini.
Non succede nulla di rilevante nei primi 10 minuti: l'applauso dello stadio, in queste prime battute, è tutto per Almiron che inizia il suo riscaldamento a ridosso del campo di gioco. Le squadre sembra che applichino il motto "proviamoci ma senza rischi eccessivi", complice anche il gran caldo che riduce minuto dopo minuto la condizione fisica dei giocatori.
Al 18' minuto è Parisi che cerca di rompere gli equilibri con una percussione da sinistra: la sua conclusione è deviata sul fondo e subito dopo lo stadio si infiamma per l'ingresso in campo di Almiron al posto di Donati. Stessa sorte tocca a Kutuzov che al 25' minuto lascia il posto a Castillo: Ventura cerca di smuovere qualcosa nel suo scacchiere, anche pensando all'incontro di mercoledì prossimo che vedrà i galletti ospiti dei campioni d'Italia dell'Inter al Meazza.
Cossu è il più attivo fra gli ospiti: il talentuoso funambolo sardo spazia a tutto campo in cerca dello spiraglio giusto, tagliando il centrocampo barese da parte a parte e costringendo Pulzetti ed Almiron ad un lavoro di copertura; è proprio una di queste accelerazioni che costa alla mezz'ora il cartellino giallo a Castillo che ferma il centrocampista rossoblù con le maniere forti.
La gara non decolla, anzi si trasforma in un allenamento fatto di possesso palla e fraseggi sulla linea difensiva. Capita sui piedi di Almiron l'occasione buona per sbloccare la gara: uno due che proietta l'argentino davanti al portiere ma conclusione che incredibilimente finisce a fil di palo, con Agazzi che non avrebbe potuto far nulla vista la distanza esigua da dove è stato scoccato il tiro.
A 5 minuti dalla fine uno stremato Barreto lascia il campo a D'Alessandro, all'esordio con la maglia biancorossa: c'è ancora tempo per un affondo di Alvarez dalla destra ed una percussione del neo entrato ex Roma sulla fascia opposta, sulla quale Ghezzal si trasforma in un giocatore di rugby, spedendo la palla in curva.
Finisce 0-0 l'anticipo domenicale delle 12.30 condizionato dal gran caldo: il pareggio permette ad entrambe le squadre di rimanere imbattute e di raggiungere quota 5 in classifica. Si replica mercoledì prossimo al Meazza per il turno infrasettimanale, avversario l'Inter di Rafael Benitez.
|