Il nuovo Bari di Torrente non fallisce il primo appuntamento della stagione e si qualifica per il terzo turno di Coppa Italia, superando al fotofinish lo Spezia di Gustinetti: il merito è tutto di un blitz offensivo di Salvatore Masiello (93’) che scongiura i tempi supplementari che sembravano orami cosa fatta.
La vittoria serve, prima di ogni cosa, a dare fiducia ad un gruppo apparso affiatato e grintoso, sempre disponibile al sacrificio ma poco cinico e fantasioso dalla tre quarti in su: nel tridente offensivo iniziale schierato da Torrente (composto da Caputo, Marotta e Forestieri) spicca soprattutto la caparbietà del giovane altamurano numero 87, molto mobile su tutto il fronte offensivo al cospetto di uno statuario Marotta e ad un defilato quanto fumoso Forestieri; quest’ultimo ha deliziato il pubblico accorso al San Nicola mostrando una confidenza con il pallone di notevole spessore, peccando, altresì, nell’apporto che ci si aspetta da un esterno d’attacco con i suoi piedi, ovvero saltare l’avversario diretto e fornire l’ultimo passaggio per la conclusione in porta.
Ma l’affiatamento e le geometrie di gioco, si sa, possono migliorare solo con il tempo e con gli incontri ufficiali, a cominciare proprio dal prossimo impegno contro l’Avellino, avversario non proibitivo nel cammino di Coppa Italia (previsto per domenica prossima al San Nicola).
Piace la solidità del duo centrale Borghese-Claiton, competitivo sia sui palloni alti che nelle giocate veloci, così come la spinta di Crescenzi sull’out di destra, utile sia in fase di copertura (alcuni interventi decisi del terzino sono stati sottolineati dall’applauso dei tifosi) che di appoggio alla manovra offensiva. Troppo schiacciato sulla linea difensiva, infine, il neo capitano Donati: leader vero in campo, sempre pronto a sostenere i compagni di squadra in difficoltà, ha retrocesso il suo raggio di azione di diversi metri rispetto alla scorsa stagione (quando faceva coppia al centro con Almiron) dando più libertà a Rivaldo in cabina di regia; e se da un lato Donati offre garanzie sia tecniche che organizzative come mediano basso, dall’altro priva la manovra offensiva dei tempi che un metronomo come il capitano sa dare.
Il pubblico accorso per vedere il nuovo Bari ha potuto apprezzare una squadra grintosa, competitiva e con buone potenzialità in prospettiva di un torneo difficile come quello cadetto: la strada intrapresa da Torrente è quella giusta e l’arrivo di un bomber come Mastronunzio potrebbe dare una bocca di fuoco in più per sbloccare partite come quella di ieri, decisa solo a tempo scaduto.
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