Nella gara vinta per due a uno contro il Bisceglie, squadra che milita in eccellenza, il Bari non ha brillato e ha mostrato qualche lacuna in difesa, ciò nonostante nella seconda frazione di gioco ha rimontato lo svantaggio, aggiudicandosi l’incontro. Massimo Donati, capitano del nuovo corso biancorosso, in conferenza stampa ha commentato la partita di ieri, riprendendo le parole del tecnico e difendendo la squadra: "Certamente non abbiamo offerto la nostra migliore prestazione, ed aggiungo che forse sarebbe stato meglio anche subire una sconfitta salutare per farci capire che la strada è ancora tutta in salita, ma va bene ugualmente. Finora tra precampionato e Coppa abbiamo sempre vinto, quella di ieri non è arrivata tramite bel gioco, ma si sa che vincere aumenta sempre il morale. Tornando alla gara di ieri hanno inciso diversi fattori. Loro hanno disputato la gara della vita, noi invece un allenamento che non abbiamo sottovalutato, ma che tuttavia abbiamo affrontato appesantiti dai numerosi carichi di lavoro di questi giorni. Siamo consapevoli - aggiunge - di dover migliorare e perfezionare i meccanismi che ci richiede il mister, ma posso assicurare che quando scendiamo in campo diamo l’animo e sudiamo per la maglia fino all’ultimo minuto".
Il centrocampista, con un passato glorioso nelle fila del Celtic, ha parlato anche della prossima sfida di Coppa Italia, caricando i suoi compagni e richiamando il pubblico barese per l’appuntamento di domenica sera al San Nicola: "Non vedo l’ora di giocare nuovamente davanti al nostro pubblico. Vedere le gara dell’Italia ed il Trofeo Tim mi ha fatto riflettere ulteriormente sulle potenzialità di questo pubblico che conosco ormai bene. Abbiamo visto il San Nicola pieno due anni fa anche nelle gare di campionato, è logico dopo i risultati dello scorso anno che ora tocca a noi calciatori riconquistarli con i risultati. Questo gruppo dal primo giorno di allenamento ha mostrato predisposizione al sacrificio e voglia di vincere. Abbiamo intrapreso la giusta strada".
Il numero 5 barese ha poi raccontato dell'entusiasmo ritrovato e delle motivazioni che l’hanno indotto a restare nel capoluogo barese, aggiungendo cosa serve ancora per migliorare il Bari: "Nonostante abbia giocato sempre ad un certo livello, non ho scelto di restare a Bari a malincuore. Bari è una grande piazza che mi dà grandissimi stimoli. So che aver ereditato la fascia che per anni è stata di Gillet può aver creato qualche problema a qualche tifoso, ma io voglio onorare la fascia che indosso fino in fondo. E’ un gruppo per lo più formato da giovani, ma smaniosi e vogliosi di dimostrare il proprio valore, certo se dovesse arrivare poi un altro centrocampista di esperienza e qualità che ha richiesto il Mister, sarebbe il benvenuto e potremmo fare un ulteriore salto di qualità".
Conclusione con parole di elogio per il suo nuovo allenatore: "Torrente è uno che ha molta fame ed ambizione. Si è potuto subito constatare dal primo giorno che ci ha parlato. Ha un instaurato un bel rapporto con la squadra e la sua grinta e voglia di lavorare ci viene trasmessa costantemente".
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