La prestazione contro l'Avellino ha messo in mostra un Bari talmente brillante da rinverdire i fasti dell'era Conte e del primo Ventura. Complice la precedente vittoria nel secondo turno di Coppa Italia con lo Spezia e l'ottimo stato di forma dei ragazzi di Torrente, allo stadio San Nicola si è rivisto, finalmente, quel Bari che ha sempre fatto impazzire i tifosi: corsa, gioco, possesso palla e concretezza sotto porta. Sono state queste le armi con cui i galletti hanno schiantato gli irpini.
Nota incoraggiante, inoltre, la presenza di un cospicuo numero di tifosi che per tutti i 90 minuti hanno incoraggiato Donati e compagni. In luce il bomber Marotta (2 goal), Caputo, in rete di testa, e il neo capitano biancorosso Donati, autore di una pregevole conclusione dai 25 metri che ha siglato la condanna dei campani; piccolo neo l'errore dal dischetto di Masiello, che avrebbe impreziosito la buona prova offerta dal terzino sinistro.
A fine gara Torrente si è mostrato soddisfatto ma nello stesso tempo ha rimarcato la necessità di rinforzare la squadra per affrontare al meglio il campionato di B, opinione condivisa da molti tifosi che, nel frattempo, hanno apprezzato l'impegno del nuovo gruppo. "Questo è il Bari che vogliamo, forza!", "La corsa ha fatto la differenza, la squadra mi è piaciuta", questi alcuni dei commenti a caldo da parte della tifoseria barese all'uscita dallo stadio.
Un buon punto d'inizio in una stagione che deve far dimenticare le amarezze di quella precedente.
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