Dopo la sofferta vittoria di domenica scorsa contro lo Spezia, il Bari di Torrente si migliora liquidando con un perentorio 4-0 il malcapitato Avellino ed approdando così al quarto turno di Coppa Italia (prossimo avversario sarà il Genoa di Malesani in gara unica in trasferta). Tante le indicazioni positive emerse dalla gara letteralmente dominata dai biancorossi al cospetto di un avversario praticamente impalpabile. Una premessa però è d’obbligo: Spezia ed Avellino sono squadre di Prima Divisione e si è giocato in Coppa Italia. Il difficile campionato di B, scontato dirlo, sarà ben altra cosa. Sarebbe ingenuo ed errato esaltarsi ma certo vincere fa sempre bene, soprattutto se con ampio margine.
Rispetto alla gara contro i liguri di domenica scorsa si sono visti ampi miglioramenti nella costruzione della manovra e nelle trame offensive. Quattro le reti realizzate ma anche un rigore sbagliato ed almeno un paio di occasioni con gli attaccanti soli davanti al portiere irpino Fumagalli. La difesa non ha praticamente concesso nulla ai biancoverdi, confermandosi il reparto che al momento sembra dare più garanzie. Ma ad impressionare maggiormente in termini positivi tifosi ed addetti ai lavori, è stato l’approccio alla gara di tutta la squadra. Corsa, cattiveria e determinazione in tutte le zone del campo sin dal primo minuto, quasi a voler cancellare l’opaca prestazione nell’amichevole infrasettimanale di Bisceglie.
Proprio nelle ore successive al caso Mastronunzio i tifosi si consolano con la doppietta di Alessandro Marotta. Torrente ha chiesto alla società un bomber di comprovata esperienza, un “usato sicuro” per garantirsi un importante numero di reti e per non far ricadere tutte le responsabilità dell’attacco sulle spalle del giovane ex Gubbio e Lucchese, alla prima esperienza in B. Ma la sensazione è che l’attaccante campano classe ’86 possa davvero ben figurare anche nel campionato cadetto. Gioco di sponda, assist e finalizzazione, svaria su tutto il fronte d’attacco e non rinuncia mai a fare a sportellate con i suoi diretti marcatori, lottando su tutti i palloni. Torrente lo ha allenato a Gubbio nella stagione 2009-2010 e lo ha rivoluto fortemente qui a Bari. La speranza è che il bomber possa ripagare a suon di reti la fiducia del tecnico.
In mezzo al campo il nuovo capitano Massimo Donati dimostra che evidentemente quella fascia al braccio lo ha galvanizzato. Copertura attenta davanti alla difesa in fase di non possesso ma anche lucidità e qualità in fase di impostazione. Se a questo aggiungiamo la ritrovata proposizione in fase di tiro, siamo a livelli importanti. Contro lo Spezia era andato vicino alla realizzazione, ieri ha trafitto il numero uno ospite con un fendente pazzesco, vero e proprio marchio di fabbrica. Un Donati così in B è lusso puro.
Sabato prossimo si vedrà in Bari-Varese (prima gara di campionato) il vero valore della squadra barese. Di scena al “San Nicola” una compagine reduce da una stagione più che positiva ma che ha perso alcuni pezzi pregiati tra i quali il neo-biancorosso Clayton Dos Santos. Difficile fare previsioni. Sarebbe già un segnale positivo rivedere il Bari voglioso e battagliero di ieri sera.
Si attendono novità importanti in sede di mercato. Due attaccanti, un centrocampista di qualità ed un difensore le richieste di Torrente. Comprare è necessario ma bisogna anche vendere. Rivas, Alvarez, Castillo, Kutuzov, Langella (solo per citarne alcuni) sono ancora a Bari. La ritrovata unità del gruppo impone che quasi tutti gli elementi della passata infausta stagione vengano ceduti. I fischi indirizzati a Rivas al suo ingresso in campo sono la dimostrazione che per loro l’esperienza nella città barese è terminata. Difficile trovare una sistemazione per il loro ingaggio, vedremo come andrà a finire da qui sino al 31 Agosto.
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