Il direttore sportivo del Bari, Guido Angelozzi di ritorno da Milano ha incontrato la stampa per fare il punto sulla conclusione del calciomercato e tracciarne un primo bilancio: “Sono soddisfatto del mercato condotto da me in linea con le esigenze societarie e le direttive del tecnico. Abbiamo tentato sino all’ultimo di prendere Cacia che conoscevo molto bene e sposava le idee di gioco del tecnico, ma purtroppo è fallita come trattativa perché le richieste erano esose. Inutile ritornare sul caso Mastronunzio. Per il resto, possiamo reputarci soddisfatti sia del mercato in entrata che di quello in uscita, perché siamo stati capaci di rinnovare un’intera squadra ed abbassato di circa il 50% il monte ingaggi”.
Il ds dei pugliesi è poi entrato nel merito del mercato, indicando le cifre significative degli incassi ottenuti ed ha parlato dell’ultimo acquisto lampo, Mariano Bogliacino, giunto a titolo definitivo dal Napoli (la scorsa stagione ha militato nelle fila del Chievo segnando una rete) che con la maglia partenopea è andato in rete ben diciassette volte: “Abbiamo incassato quattordici dei dieci milioni previsti, e ciò va oltre le aspettative che avevamo fissato: sia chiaro, non alla luce dei nostri giocatori ma a causa della situazione italiana e della scarsa disponibilità che c’è ad investire. Se fosse arrivata la punta, sarebbe stata la ciliegina, ma andremo avanti così dando fiducia ai giocatori a disposizione del tecnico. Poi a centrocampo abbiamo consolidato fortemente il reparto: l’esperienza e la qualità di Bogliacino ci mettono in grado di lottare per qualcosa di ambizioso. Bogliacino lo volevano anche altri club, ma noi siamo arrivati prima. A gennaio vedremo, laddove ci dovessero essere le esigenze del mister, interverremo”.
Il nuovo stratega del mercato in uscita dei biancorossi, ha poi sottolineato la duttilità dell’ultimo difensore acquistato (Diego Polenta), che oltre ad essere un centrale è adattabile nel ruolo di terzino, aggiungendo che ha rifiutato due club di rilievo in serie A grazie al tecnico Vincenzo Torrente che lo ha lanciato in carriera. Infine, il dirigente ha minimizzato la cessione del secondo di Lamanna, il portiere Zlamal, che è andato a giocare in Repubblica Ceca per conquistarsi il posto da titolare e per mantenere il posto nella sua Nazionale, smentendo qualsiasi ipotesi del mancato adattamento o la gravità e ripercussione del caso Masiello. Un dato rilevante per i tifosi: Angelozzi ha piazzato più colpi di mercato in entrata rispetto al suo predecessore Giorgio Perinetti (compresi i giocatori che poi come Zlamal o altri si sono nuovamente accasati altrove), diminuendo anche vistosamente il salary cup; ovviamente i risultati del campo, emetteranno il loro verdetto, ma di sicuro in casa Bari si è risolta o quasi la gravosa situazione finanziaria in cui versava la società, soltanto, qualche mesetto fa.
|