Alla conferenza di chiusura sul calciomercato non poteva mancare l’artefice della ricostruzione biancorossa, Vincenzo Torrente, che ha avallato l’operato del direttore sportivo Guido Angelozzi. L’allenatore del Bari si è mostrato consapevolmente ottimista, nonostante il mancato arrivo della punta esperta che più volte aveva reclamato a gran voce: “Con l’arrivo di Bogliacino si è chiusa la nostra campagna acquisti, condotta con grande intelligenza e sacrifici da parte del ds e della società. Non ho rimpianti per l’attaccante, perché non mi sarebbe piaciuto avere un elemento buono solo per far numero. Questo Bari può ambire a lottare per i playoff. Il campionato è lungo ma non possiamo nasconderci: una piazza come questa, con questo blasone, deve per forza essere ambiziosa”.
Il tecnico campano ha poi fatto luce sui nomi circolati e su quali giocatori sarebbero stati graditi per il suo impianto tattico: “Mastronunzio era la prima richiesta: purtroppo non è dipeso da noi il fatto che si è accasato altrove. Poi avevamo pensato e cercato fino all’ultimo Cacia, un giocatore che possiede i numeri per questa categoria. Ardemagni, Tiribocchi, Lucarelli, Bogdani, invece, non li ritenevo duttili al mio tipo di gioco”. Un tentativo è stato fatto anche per un pupillo dell’allenatore, Juan Ignacio Gomez, rivelatosi uomo-gol proprio a Gubbio, ma l’eccessiva richiesta del Verona proprietario del cartellino del 26enne argentino (2 milioni per un giocatore con appena 10 presenze fra i cadetti, risalenti all’esperienza triestina di sei anni fa) hanno scoraggiato ogni approfondimento.“Mi reputo ugualmente soddisfatto, perché la società ed il direttore hanno lavorato ininterrottamente per allestire una squadra competitiva – ha chiosato Torrente - In ogni caso, credo molto in Marotta e sono convinto che si sbloccherà presto. Si tratta di un giocatore che ha sempre avuto confidenza con la rete avversaria ed ha sempre segnato in qualunque categoria. Ci riuscirà anche in B: andiamo avanti così, compatti e volenterosi”. Azzerate seccamente le possibilità di reintegro di Kutuzov e Castillo, messo fuori rosa dall’inizio dell’estate: “Non rientrano nei nostri piani”.
Parole di elogio, infine, per gli ultimi acquisti, gli uruguagi Diego Fabian Polenta e Mariano Bogliacino, particolarmente apprezzato dal tecnico: “Un giocatore di qualità, impiegabile sia a centrocampo come mezz’ala sinistra, che più avanti, nel tridente o come trequartista”. D’obbligo anche una riflessione su Donati, rimasto in Puglia, nonostante due richieste dalla massima serie, anche per l’insistenza di Torrente che lo ha eletto a cardine di questo nuovo Bari: “Il giocatore non ha preso minimamente in considerazione l’ipotesi di andare via da qui – ha assicurato l’allenatore – E’ molto motivato e stimolato dalla responsabilità di indossare la fascia di capitano, anche per riscattare la deludente scorsa stagione”.
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