Alla vigilia della terza giornata appena (una goccia, nell’oceano di 42 giornate complessive) il Bari si prepara al primo squillo di tromba. Ne è convinto anche il tecnico Vincenzo Torrente, con quattro punti nei primi due turni di campionato ed una porta rimasta ancora intonsa dopo il primo poker di incontri ufficiali: “Non possiamo permetterci cali di concentrazione – chiarisce l’allenatore campano – E’ facile accusarne, dopo una vittoria esterna. In questi giorni ho lavorato molto sulla testa dei ragazzi: una risultato positivo incrementerebbe ulteriormente l’autostima della squadra, soprattutto in vista della trasferta di Padova, contro una delle tre squadre più forti della B”.
Così come è stato per De Paula e De Falco, risultato poi mattatore della gara di Modena, anche per il neobiancorosso Bogliacino, acquisto dell’ultimo giorno assieme al portiere di riserva Koprivec, si prospetta un pronto impiego da titolare: “Partirà sicuramente dal 1’ (gli lascerà il posto Rivaldo, ndg). E’ un giocatore che mi dà la possibilità di cambiare volto alla squadra, per la sua estrema duttilità: vertice alto, basso, mezzala. Per il resto, Kopunek è confermato come terzino destro, ma in ballottaggio con Ceppitelli, che è al rientro. Bisognerà poi valutare le condizioni di Polenta: forse me lo porto in panchina”. Indisponibili Galano, finalmente in gruppo ma non ancora pienamente arruolabile, e Crescenzi, cui sono stati però tolti gli oltre 40 punti di sutura al braccio destro ferito: per il momento se lo sta godendo l’under 21 di Ferrara, che l'ha rimesso in campo con l’ausilio di un tutore. Non sarà quindi un Bari molto diverso da quello vittorioso in Emilia solo all’ultimo assalto, con l’ovvio auspicio di una migliore integrazione del brasiliano De Paula in attacco. Dove però l’osservato speciale rimane il centravanti Marotta, specie dopo il mancato arrivo della famigerata punta a doppia cifra: “Non appena si sbloccherà in campionato, segnerà il numero di gol che ha sempre realizzato nelle categorie inferiori – predice Torrente – Certo che bisogna essere più concreti sotto porta”.
Quota sette sembra un obiettivo alla portata, con l’aria che tira e le difficoltà di assestamento di un Albinoleffe di cui, comunque, il Bari non deve fidarsi: “Mi aspetto una squadra aggressiva, che prende gol ma ne fa pure – ammonisce il tecnico – C’è qualche elemento interessante come Girasole, più due attaccanti strutturati che possono anche giocare assieme, permettendo loro di giocare con palla lunga”.
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