Si ritorna con i piedi per terra. Il campionato di serie B non permette pause o distrazioni ed i 6.000 tifosi biancorossi accorsi al San Nicola per festeggiare la prima vittoria in campionato fra le mura amiche dei ragazzi di Torrente se ne sono accorti sulla propria pelle, già messa a dura prova dal caldo torrido di ieri. Dieci minuti di black-out che hanno permesso ai lombardi di piazzare un uno-due terrificante che ha compromesso un incontro iniziato sotto il migliore degli auspici: molto positivo, infatti, il primo tempo degli galletti che hanno peccato esclusivamente nel non aver chiuso la partita quando l'avversario sembrava alle corde, dopo aver piazzato il primo allungo con un terrificante sinistro da applausi di De Paula che non ha lasciato scampo al portiere Tomasig.
Indipendentemente dal risultato finale, il Bari ha dimostrato di essere squadra: prova ne è stato il possesso palla della prima frazione che ha costretto gli ospiti a rintanarsi nella propria metà campo, soffrendo terribilmente le sgroppate sull'out di sinistra di un sempre vivo Garofalo, eccellente in fase offensiva, meno in quella di copertura. E non dovrebbe meravigliare se, con il rientro di Crescenzi, l'ex Toro fosse promosso in una posizione più avanzata rispetto al suo ruolo naturale. Ma anche il centrocampo ha girato con i ritmi giusti: Donati dei primi 45 minuti ha toccato una quantità esorbitante di palloni, grazie anche all'appoggio di Bogliacino con il quale sta già trovando la sintonia giusta; il capitano ha dimostrato di voler riprendersi prepotentemente il ruolo che gli compete, orchestrando a bacchetta il movimento dei propri compagni.
Non si può dire altrettanto del reparto avanzato: se De Paula è stato promosso a pieni voti, non fosse altro per la doppietta (inutile) realizzata, Forestieri non riesce ad essere determinante come un giocatore che ha i suoi piedi potrebbe fare; forse l'ansia di non aver ancora raggiunto il bersaglio grosso sta offuscando la fantasia del giovane talento italo-argentino, troppo fumoso e poco cinico quando si è trattato di spedire la palla in fondo al sacco. Ma l'ex Empoli ha dimostrato di saperci fare con il pallone, e prima riuscirà a trovare la serenità giusta, prima il Bari potrà beneficiare del suo apporto e delle sue giocate.
Si riparte a testa bassa, magari con le luci dei fari più fioche rispetto agli abbaglianti che si sono accesi dopo le varie esternazioni sul potenziale da play-off di questa giovane squara: e non potrebbe esserci avversario migliore del Padova di Dal Canto, attuale capoclassifica del campionato, per testare la forza e la voglia di riscatto di Donati e compagni. Niente drammi, siamo solo alla terza giornata e le esperienze, soprattutto quelle negative, sono importanti per farsi le ossa. |