"Il Bari? Gioca molto la palla ma noi possiamo vincere" parola di Benitez. Da Milano a Milano nel giro di tredici mesi. Tredici mesi per stupire il calcio italiano e guadagnarsi il rispetto di tifosi ed addetti ai lavori. Nell’agosto del 2009, al debutto in campionato, il Bari era un’incognita per il grande palcoscenico della serie A, nel settembre del 2010 è una realtà talmente consolidata da non poter essere sottovalutata nemmeno dai campioni d’Europa.
Da Mourinho a Benitez cambia l’approccio e l’appeal mediatico dell’allenatore ma rimangono costanti la forza e le potenzialità dell’Inter. Un avvio di stagione stentato, culminato nella sconfitta in Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid, non ha scoraggiato i nerazzurri, orfani del tecnico portoghese artefice di un’annata da sogno, pronti a rimettersi in carreggiata e a raggiungere la prima posizione in classifica in campionato vincendo sull’ostico campo del Palermo. Moratti, dopo aver dominato per anni il calciomercato, ha posto freno agli acquisti multimilionari concentrandosi, in nome del fair play finanziario, sulle operazioni in uscita. Così è partito il talentuoso ma ingestibile Balotelli e poco ci è mancato che Maicon finisse al Real Madrid. In entrata, sfumati prima Mascherano e poi Kuyt, l’acquisto più roboante è stato il ritorno alla casa madre di Biabiany oltre all’arrivo del giovane Coutinho. Mantenere le aspettative dando i giusti stimoli ad un gruppo di giocatori appagati dall’aver vinto tutto sarà la sfida, difficile ma appassionante, del nuovo tecnico.
Caratterialmente agli opposti rispetto a Mourinho, Benitez si è fatto subito apprezzare per la gentilezza e la pacatezza nel modo di approcciarsi con l’ambiente italiano. Tatticamente la sua Inter segue la scia di quanto espresso nella scorsa stagione, con un 4-2-3-1 offensivo con Eto’o e Pandev posizionati sulle fasce a sostegno di Milito. Contro il Bari mancherà capitan Zanetti, vittima di uno pneumotorace di lieve entità nel finale dell’ultima gara di campionato, che si aggiunge all’indisponibile di lungo corso Thiago Motta. Saranno del match, nonostante le condizioni fisiche imperfette, sia Sneijder che Milito mentre la sorpresa potrebbe essere rappresentata dall’impiego, sulla fascia sinistra, di Santon al posto di Chivu per contenere le scorribande di Alvarez.
|