Si ritorna in sede dopo la batosta di Padova ed il primo biancorosso a parlare in conferenza stampa è Forestieri, l'attaccante giunto quest'anno alla corte di Torrente che ancora non riesce a fornire l'apporto alla squadra che addetti ai lavori e tifosi si aspettano. L’italo-argentino ha esordito facendo il punto sulla sua condizione: “Voglio dare il mio contributo alla squadra, magari sto avvertendo un po’ di pressione, anche senza volerlo. Mi sento giustamente gli occhi puntati della gente. Però non è un problema, anche perché fa parte del calcio e può solo farmi maturare ed invogliarmi a sbloccare. I miei compagni in questo sono un passo avanti rispetto a me. Ma verrò fuori, quanto prima ne sono certo”.
Sulla mancanza di concretezza del reparto offensivo l'attaccante ha recitato il “mea culpa”, elogiando però difesa e centrocampo: “Abbiamo giocato bene, a centrocampo soprattutto, ci siamo fatti rispettare specie con Donati. In difesa abbiamo concesso pochissimo, forse soltanto l’occasione del gol nata e sviluppatasi dal corner. In attacco, invece, è mancata la giusta cattiveria, quella freddezza necessaria che, se sei attaccante, devi necessariamente avere davanti al portiere. Io stesso non sono soddisfatto perché so benissimo che devo essere più lucido sotto porta, solo che dopo aver corso tanto è normale arrivare stanchi. In ogni caso, serve spirito di sacrificio da parte nostra, e quello spirito di emulazione dai grandi campioni come Cristiano Ronaldo, Messi, che sono proprio i primi a recuperare e a svolgere entrambe le fasi”.
Su un possibile suo avanzamento in attacco più vicino alla porta, Forestieri ha rimandato la decisione al mister, lasciano però intendere che per lui sarebbe l’ideale: “Se avanzassi di più probabilmente sarei meno stanco, ma queste cose le decide il Mister: nessuno come lui conosce meglio noi giocatori ed il nostro impiego in campo. Conosce alla perfezione le nostre caratteristiche ed i nostri movimenti, anche perché alcuni li conosce da una vita (l’attaccante biancorosso ha già avuto Torrente quando nel 2006 allenava la Primavera, ndr). A livello personale, mi auguro di essere più determinante anche partendo da dietro, poi se dovessi giocare più spostato più avanti sarei ancora più felice”.
Il numero dieci biancorosso ha poi parlato in riferimento agli ultimi acquisti di mercato, soffermandosi meglio sulla gara contro il Padova che secondo lui avrebbe meritato un’altra sorte: “I nuovi si stanno integrando bene ma devono ancora lavorare sodo per adattarsi agli schemi di Torrente. Stiamo lavorando sempre con intensità, soprattutto per migliorare i nostri errori in fase offensiva. A Padova, nel primo tempo, abbiamo concesso pochissimo e nel secondo tempo siamo stati noi a gestire l'incontro, fallendo purtroppo delle occasioni importanti che ci avrebbero permesso di impattare la gara. Avremmo meritato ben altra sorte, la sconfitta credo sia eccessiva; ma ora dobbiamo concentrarci sulla prossima gara contro la Nocerina per regalare una vittoria ai nostri tifosi e raggiungere una maggiore convinzione in noi stessi: occorre far punti per cambiare la nostra classifica”.
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