Giovedì 15 settembre, presso la Sala Levante - Palazzo del Mezzogiorno alla Fiera del Levante dalle ore 18,00 si terrà un Convegno sull’A.S. Bari dal titolo: “Incontro-Bari calcio: si riparte”. L’iniziativa, promossa dal giornalista Massimo Longo, vedrà la partecipazione dei personaggi cardine del Bari Calcio di questa stagione: l’Amministratore Unico Dott. Claudio Garzelli, il nuovo allenatore Vincenzo Torrente ed infine, il capitano del nuovo corso Massimo Donati.
Abbiamo avvicinato il giornalista Massimo Longo, moderatore dell’incontro ed autore nei precedenti anni di altre iniziative simili, che ha spiegato in che modo si articolerà il Convegno ovviamente senza svelare le sorprese che ha riservato per tutti i partecipanti.
Ciao Massimo, a qualche giorno dall’ennesimo Convegno su temi calcistici legati alle sorti del Bari, che appassionano tantissimi tifosi, dai più critici a quelli più pazienti e legati alla squadra, a prescindere dalle contestazioni ben note, che cosa secondo te dovrebbe indurli al confronto in un dibattito?
Allora ci tengo a precisare che l'incontro da me organizzato, contrariamente ai tanti che ho curato e condotto - nonostante qualche testata goffa ed ipocrita, debitamente pilotata, faccia finta di non sapere - non prevede confronti diretti tra pubblico ed invitati. Lo scopo è quello di fare un grosso in bocca al lupo alla squadra, di dare il mio contributo alla Società del Bari, a noi tanto cara a prescindere dagli errori imperdonabili societari degli anni precedenti, affinché l'anno appena iniziato possa essere di buon auspicio per il proseguo della gestione che esce dalle ceneri pompeiane di un'annata disgraziata.
Che aspettative riponi nel Convegno che hai organizzato, dopo i successi degli anni scorsi? Puoi anticiparci i temi della serata o rivelare qualche sorpresa? Lo scorso anno proiettasti dei videoclip inediti con delle immagini di trasferte inedite, quest’anno?
Mi pongo esattamente l'auspicio che ci possa essere, come per Fiera, una “ripresa” affinché si possano gettare le basi per costruire una squadra degna della A. I temi non posso anticiparli, sono sorprese. Chi mi conosce, grosso modo, sa come e dove voglio arrivare nei miei convegni. Il calcio, si, ma fino ad un certo punto. E poi, ripeto, c'è da infondere coraggio a Garzelli & C. E su questo non transigo e sarò fiscale.
Un parere da addetto ai lavori sull’inizio non certamente scoppiettante del Bari? Quanto può incidere l’assenza della punta e come, secondo te, questo Bari, almeno sino a dicembre potrebbe trovare la giusta quadratura?
Guarda, io sono ottimista. Ho visto nascere la cellula di questo Bari targato Torrente e so quanto impegno ci ha messo. Ho visto anche molta sana ed ingenua inesperienza che, però, è andata man mano disperdendosi all'arrivo - sebbene alla spicciolata - di gente di qualità. Sulla punta, pure, non sarei così pessimista. Avete la certezza matematica che Mastronunzio, o chi per lui, scegliendo Bari, avrebbe gonfiato la rete 25 volte? Io, con tutta onestà, non ce l'ho. E siccome vedo molto bene Marotta, credo che il ragazzo a breve si sbloccherà e non si fermerà più. Certo, non aspettiamoci da lui 25 gol, ma credo che la doppia cifra la supererà abbondantemente. È un anno “zero” per il Bari, dunque è inutile, ancorché dannoso, volare con la fantasia. Aspettiamoci un campionato di transizione, magari con l'arrivo nella parte sinistra della classifica.
Il giocatore che, secondo te, risulterà determinante nel gioco del Bari di Torrente? Ritieni che questo Bari sia veramente da playoff come dichiarato dall’allenatore e da alcuni giocatori?
Credo che Bogliacino, De Falco e Donati potranno dare quel peso specifico in più nel gioco. Occorre solo dar loro tempo. Sono insieme da 10 giorni. E se Bogliacino, De Falco e Donati cominciano a sfornare assist per Marotta, Forestieri e De Paula, la vedo dura per le difese altrui. E comunque su tutti vedo determinante Donati. I playoff? Presto per dirlo. Sicuramente non finiremo ai playout o nella parte destra della classifica.
La settantacinquesima edizione della Fiera del Levante, è partita con un radicale cambiamento voluto dal suo nuovo Presidente, il Prof. Gianfranco Viesti: prima su tutti, l’abolizione dei numerosi tagliandi omaggio. Ritieni che sia stata un’iniziativa lungimirante? Se si, perché il presidente ha istituito un giorno gratuito (in realtà, sarà gratuito anche venerdì pomeriggio) per accedervi nonostante altri visitatori abbiano nei giorni scorsi già pagato il biglietto?
Questa è l'ultima edizione fieristica in vecchio stile. Le Fiere prevedono le specializzate e Bari è in grave ritardo rispetto ad altre realtà. Viesti, che è un eccellente economista, deve fare i conti con i vizi e le cattive abitudini baresi che tanto critichiamo dal di fuori attraverso la tastiera o sparlando con gli amici ma che, però, davanti al fatto compiuto, si tende a girare la frittata incolpando Viesti. Questo è tipico dei baresi. Ti dico solo una cosa: non esiste in Italia un luogo nel quale, per vedere una mostra, un concerto, per vedere un film, una partita di calcio, per accedere ad una Fiera, non si paghi un biglietto. Si paga dappertutto, poco o tanto non ha importanza, ma si paga un biglietto. Spero che Viesti voglia dare una sferzata a questo abuso tipicamente barese, ma soprattutto, spero che questo sia l'inizio del rilancio dell'Ente Fiera. Che è la cosa più importante. Così come spero che lo sia pure per il Bari. Per passeggiare, per bere peroni a go-go o per trangugiar patatine fritte congelate o panini dal contenuto ambiguo, ci sono sempre i lungomari abusivi o i gazebo altrettanto abusivi. In Fiera si entra per altri scopi. È questo ciò che deve cambiare. La vedo dura, comunque, conoscendo l'apatia e la strafottenza locale. In bocca al lupo al Prof. Viesti.
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