Si gioca nel tempio del calcio che ha dato il battesimo, nella passata stagione, al Bari di Ventura: 13 mesi dopo i biancorossi si presentano senza Raggi a destra e con Pulzetti spostato sulla linea dei difensori. Ed è un bigliettino da visita di tutto rispetto quello dei galletti di Puglia: 20 secondi dopo il fischio di Mazzoleni è Almiron a colpire un palo clamoroso a Julio Cesar battuto al termine di una buona combinazione Barreto-Ghezzal. Sfortunato l'argentino che avrebbe potuto cambiare l'inerzia della partita con la sua conclusione in avvio di match.
L'inter, visibilmente scossa, ci mette un po' a riordinare le idee e ad iniziare a tessere la sua manovra: è Sneijder che prende per mano la squadra nella parte cruciale del centrocampo, supportato da Cambiasso e da Stankovic in cabina di regia. È di Eto'o la prima conclusione verso la porta dopo uno spunto pregevole (11'): Gillet controlla con lo sguardo il pallone terminare abbondantemente a lato.
Sono i padroni di casa a far paura quando Eto'o entra in possesso di palla: il camerunense, molto attivo in questo avvio di gara, affonda sulla sinistra, arriva fino in fondo e mette in mezzo dove il colpo di tacco di Milito viene rimpallato da Andrea Masiello che non lo perde un attimo di vista. Sale di tono la partita e la pressione dei nerazzurri si fa sempre più insistente: è Milito al 20' minuto a cercare la via del gol con un tiro dal limite dell'area che non inquadra lo specchio della porta. Il Bari, dal canto suo, non rinuncia al suo solito gioco nonostante il blasone degli avversari, sebbene gli spazi siano veramente angusti.
Il risultato si sblocca grazie a Milito (26'), ancora a secco in questo avvio di campionato: Eto'o brucia Pulzetti sulla fascia sinistra e mette un delizioso pallone in mezzo sul quale si avventa el principe che anticipa Rossi e batte imparabilmente Gillet con un colpo di testa. Si vede nettamente che il punto dolente dello schieramento di Ventura è proprio la corsia presidiata da Pulzetti: il centrocampista ha un passo nettamente diverso dal dirompente Eto'o e fa quel che può per arginarlo, non essendo un difensore di ruolo, ma inevitabilmente viene travolto dalla velocità di uno dei giocatori più forti al mondo.
I padroni di casa hanno capito che bisogna insistere sull'out di sinistra ed è sempre Eto'o protagonista: il suo affondo, paragonabile ad un coltello rovente in una tavoletta di burro, non trova pronto nessun compagno al tap-in ma ogni volta è un patema d'animo per la retroguardia biancorossa. La partita la fa sempre l'Inter, che dimostra un'organizzazione di squadra di tutto rispetto e fa valere nel possesso palla il miglior tasso tecnico dei suoi campioni in campo: da Sneijder ad Eto'o, passando per Stankovic, Milito e Pandev, il pallone gira in maniera fluida senza interruzioni.
Il Bari è un po' in difficoltà nella costruzione della manovra ma questo era già nelle previsioni delle vigilia: è di Alvarez la seconda conclusione verso lo specchio della porta nel primo minuto di recupero al termine di un buon possesso palla dei biancorossi. Finisce 1-0 il primo tempo per effetto del gol di Milito che interrompe il suo digiuno in campionato.
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