In casa Bari, in vista dell'impegno contro la Nocerina, i giocatori sanno di non poter più sbagliare. Oggi in conferenza stampa, per la prima volta, si è presentato Alessandro Crescenzi, che ha subito annunciato di non voler aggiungere nulla alla assurda vicenda Zlamal-Masiello di cui è stato sfortunato protagonista: "Vorrei non parlare del caso Masiello. Posso solo dirvi che l'ho perdonato, anche se questo incidente ha allungato inevitabilmente i tempi della mia preparazione. Un episodio che voglio dimenticare per concentrarmi soltanto su questa stagione che spero sia fondamentale per la mia crescita professionale".
Il terzino titolare dell’Under 21 di Ciro Ferrara ha poi analizzato l'errore commesso nella gara con il Padova: "Contro il Padova sono saltato in ritardo sull’attaccante e mi è dispiaciuto che quell’unico episodio sia costato la sconfitta. Aver giocato qualche giorno prima (tra i migliori azzurrini in campo contro l’Ungheria) non ha influito sul mio stato di forma, anche se alla fine della partita ho avvertito tanta stanchezza. Tuttavia, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Contro la Nocerina, sono sicuro che vedrete già il miglior Crescenzi; darò l’anima per aiutare i miei compagni e non deludere questo grande pubblico e l’allenatore con cui mi trovo benissimo, specie con il modulo offensivo che adotta che mi permette di spingere di più rispetto al passato".
Sulla prossima avversaria, che si schiera con uno spregiudicato 3-4-3 ed è già stata in grado imporsi in trasferta per due a zero sul campo del Livorno, Crescenzi ha le idee chiare: "La Nocerina è una squadra ostica a cui dovremo prestare molto attenzione. Non siamo comunque spaventati, siamo invece consapevoli, di aver lavorato tantissimo in questa settimana ed analizzato meticolosamente la partita. Per noi è la gara più importante dall'inizio di stagione perché veniamo da due sconfitte e vogliamo rialzare la testa. I tifosi si meritano questa vittoria, ma dovremo combattere sino all’ultimo per aggiudicarci l’intera posta in palio".
Più volte il difensore giunto con la formula del prestito dalla Roma è stato incalzato dai giornalisti per capire quanto potesse aver influito a livello psicologico la vicenda Masiello che l’ha costretto a circa 50 punti di sutura al braccio, ma il giocatore non ha fatto trasparire alcun risentimento. Piuttosto è apparsa evidente la voglia del ragazzo di voler cancellare questo episodio grave che, sicuramente, lo ha ferito moralmente.
Tuttavia la sensazione è che, a prescindere dall'arbitrato, difficilmente il terzino Salvatore Masiello potrà essere reintegrato in rosa. Per una volta a trionfare nello sport sono i valori educativi che contano più delle qualità tecniche dei giocatori stessi che si rendono protagonisti in negativo dal punto di vista comportamentale.
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