Le due sconfitte consecutive non hanno di certo fatto perdere la serenità al tecnico Vincenzo Torrente, almeno a giudicare dagli occhi vispi da Giamburrasca con cui si è presentato in sala stampa alla vigilia della gara casalinga con la Nocerina.
Consapevole di quanto la squadra sia mutata, negli ultimi giorni di mercato, l’allenatore di Cetara sembra prendersi ancora un po’ di tempo. Senza mai chiederlo espressamente, però: "Il problema è proprio questo: trovare un equilibrio per gli inserimenti dei nuovi, che hanno fatto preparazioni diverse dalla nostra e che hanno giocato pochissimo. Bogliacino, ad esempio: sta migliorando ma non è ancora il giocatore che conosco. Può e deve fare più di più, come De Falco. A Padova gli avevo chiesto di giocare fra le linee, di fare il trequartista, ma si è accentrato poco".
Qualcuno, forse immemore dei troppi anni di B senza né capo né coda e di obiettivi da raggiungere senza mai dichiararli, gli ha addirittura rinfacciato le sbandierate ambizioni di play-off: "Pensiamo partita per partita – glissa il tecnico – Le potenzialità, comunque, ci sono".
Il nodo è lì, lì nel mezzo. Dove questo Bari può effettivamente lievitare: "Quello che abbiamo provato in ritiro era un centrocampo più dinamico. Ora c’è più tecnica – chiarisce Torrente – Ecco, mi piacerebbe rivedere l’abitudine sistematica ad aggredire il portatore di palla avversario. Quella l’abbiamo un po’ persa, anche per le caratteristiche di chi è arrivato. Possiamo però ugualmente tornare ad attaccare gli spazi, a rincorrere gli avversari: è una questione di testa, prima che di gamba. L’ha fatto il Palermo contro l’Inter: perché non possiamo provarlo a fare noi?”.
Se sulla mediana è questione di voglia e condizione, in attacco si mescolano ancora le tre carte, con l’auspicio di trovare gol ed interpreti più affidabili di un tempo solo. La presenza di Rivas accanto all’allenatore è più di un indizio: "Gioca lui – si sbilancia Torrente, dopo un po’ di pre-tattica davanti alle tv – Mi aspetto che faccia in campo so che sa fare. In passato l’ha fatto. Ora spero lo faccia vedere anche a me”. Una delle altre due maglie offensive sarà consegnata a De Paula. Ma in quale posizione? Al centro, forse, vista l’esclusione di Caputo dai convocati ed il conseguente probabile parcheggio di Marotta in panchina (sarebbe il primo stagionale, per l’ex lucchese). Per l’ultimo ruolo, da esterno, più Defendi che Forestieri: “Ho provato soluzioni diverse – chiosa il tecnico a riguardo – Deciderò domani”.
In tribuna, oltre all’ex altamurano e al convalescente Galano, si accomoderanno Kopunek, Masi, Sini e Bellomo, nonostante il sempre più insistente invito dei tifosi a schierare quest’ultimo: “E invece più ne scrivete, più non lo farò giocare – precisa il tecnico tra il serio e il faceto – Lasciatelo tranquillo. Questo ragazzo ha fatto un ottimo precampionato. Poi è tornato a Bari e si è perso. Quando sarà pronto, giocherà anche lui. Ora, però, deve ritrovare un po’ di serenità”.
D’obbligo qualche domanda pure sulla Nocerina, in cui Torrente ha mosso i primi passi da calciatore: “Una vita fa: ci sono arrivato a 14 anni ed ho fatto la trafila nel settore giovanile. Che squadra mi aspetto? Un gruppo collaudato, che ha fatto benissimo in Prima Divisione e che aggiunto elementi di qualità. In fase di non possesso si dispongono con il 5-4-1, per poi ripartire in velocità. Insomma, difesa e contropiede, come le altre che sono venute al San Nicola. Ma noi dobbiamo vincere, per regalare ai nostri tifosi un successo che manca da un anno”.
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