“E’ davvero un dispiacere perdere ciò che abbiamo conquistato sul campo. E pensare che senza penalizzazione saremmo ad un solo punto dalla Samp che ha speso tanti milioni per risalire subito”. Non nasconde il suo rammarico Vincenzo Torrente, nel dopo-partita: la soddisfazione per aver finalmente “espugnato” il San Nicola e per aver conquistato la seconda vittoria consecutiva è mitigata dall’amarezza per una sicura penalizzazione di almeno tre punti e per un futuro a dir poco incerto.
“Da ieri pomeriggio alle 17 ho dovuto lavorare più sulla testa che sulle gambe dei giocatori – precisa Torrente – E’ un po’ triste per una società ed una città come Bari. Sapevo che c’erano difficoltà ma non le immaginavo in questi termini. Dedico la vittoria ai tifosi, per il sostegno che ci hanno dato e che spero ci continueranno a dare”.
Passando al campo, il giudizio del tecnico sembra cautamente positivo: “Nei primi venti minuti ho visto il Bari che vorrei. Poi è venuto fuori il Livorno. Bene anche all’inizio del secondo tempo. E anche quando abbiamo sofferto, abbiamo creato delle opportunità. L’abbraccio dopo il gol? Stiamo diventato una squadra, anche se dobbiamo crescere ancora parecchio sul piano del gioco e della condizione. Vorrei più continuità: ce la può regalare la crescita dei giocatori di maggiore qualità”
Infine una schermaglia a distanza di Novellino, reo di aver rivendicato il pareggio come risultato più giusto: “Non sa perdere. Quando perdo io, incasso. Dovrebbe imparare a farlo anche lui".
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