Il giorno della presentazione del mondiale di Coastal Rowing di canottaggio, tenutasi presso la sala consiliare del Palazzo di Città, che vedrà lo svolgersi delle regate sul Lungomare Nazario Sauro, con partenza ed arrivo alla rotonda Giannella, nelle vicinanze di piazza Diaz, è stato caratterizzato dalla presenza di alcune personalità illustri come il pluricampione olimpico Rossano Galtarossa e figure istituzionali della città e della provincia a partire dall’Assessore allo Sport Maria Campese, all’Assessore alle Urbanistiche Elio Sannicandro e l’Assessore all’Informatizzazione Tecnologica, Organizzazione e Gestione Risorse Umane della Provincia di Bari, Sergio Fanelli. Al termine della conferenza di apertura dei lavori abbiamo intervistato Elio Sannicandro che ha parlato ampiamente dello sport barese ed anche della situazione societaria dell’A.S. Bari.
Quanto è importante tale manifestazione per la città? Anche a livello mediatico vi auspicate più pubblicità e sponsorizzazione di un evento del genere?
Abbiamo già portato in passato a Bari i Giochi del Mediterraneo. La Nazionale italiana di calcio ha giocato qui due volte negli ultimi anni, e quest’estate gli azzurri di Prandelli hanno sfidato in una cornice di pubblico lodevole la Spagna campione del mondo. Ma abbiamo organizzato tante altre iniziative di carattere nazionale ed internazionale, in tutti gli sport, non dimenticandoci dell’importanza e del valore che attribuiamo anche per i diversamente abili. Servono continue sinergie tra Istituzioni, società sportive e media, solo così possiamo far diventare ancora più importante la nostra città. Personalmente, ma da parte anche degli organizzatori c’è grandissima soddisfazione per una manifestazione di caratura internazionale, che si disputa per la seconda volta in una città italiana, e che prenderà avvio sul nostro Lungomare: Spero i baresi rispondano partecipando numerosi, così come hanno dimostrato in altri eventi.
Parliamo di calcio. L’A.S. Bari in questo momento di grave difficoltà societaria ha bisogno di liquidità, ma soprattutto dell’aiuto delle Istituzioni e soprattutto dell’Amministrazione Comunale. Che tipo di aiuto darete o state già dando?
L’Amministrazione Comunale può fare da garante ed avvicinare qualche imprenditore locale. C’è anche la situazione dello Stadio da valorizzare sia dal punto di vista dell’attività sportiva e dal punto di vista economico e redditizio. Diciamo da molto prima della costruzione dello stadio di proprietà della Juventus di avviare un discorso del genere che potesse garantire un reddito attraverso una serie di attività che lo rendano fruibile, con una serie di attività connesse. Non è mai tardi per iniziare, vedremo.
Infine il basket barese. La Liomatic Cus Bari è partita bene in campionato. Lei, che domenica era presente nelle vesti di tifoso in un Palaflorio sempre più gremito, che impressioni ha avuto?
E’ da un anno che abbiamo avviato con la federazione questo progetto. Abbiamo una squadra di vertice grazie alla squadra del Cus che ha accettato la wild card che gli ha permesso di giocare nel campionato di Divisione Nazionale A. Anche in questo caso ci sono state delle sinergie tra le istituzioni e la società che hanno permesso di supplire alla mancanza di risorse ingenti, grazie all’ingegno, arguzia e passione. Il Cus è una squadra competitiva, un gruppo compatto che deve continuare con questo piglio che stanno dimostrando e l’entusiasmo che stanno trasmettendo ai propri tifosi sempre più numerosi.
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